martedì 8 novembre 2016

Le valli dell'Alto Adige

Utilizzo due cartine per cercare di spiegare le valli sia per aree







 che per le principali città a esse associate.








Sinteticamente si potrebbe quindi parlare di sei zone:
• Val d'Adige: Val Passiria, Val d'Ultimo, Val Sarentino, Bolzano, Giardino del Sudtirolo
• Valle Isarco: Val di Tires, Val Gardena, Val Ridanna, Val d'Ega, Val di Vizze, Val Racines, Val di Giovo, Val di Fleres
• Val Pusteria: Val di Tures, Valle Aurina, Val Badia, Valle di Casies, Val Fiscalina, Valle di Anterselva, Val di Landro, Valle di Braies
• Val Venosta: Val Monastero, Val Martello, Val di Senales
• Dolomiti: Sciliar, Val Gardena, Val Badia, Alta Badia, Rosengarten Latemar, Val d'Ega, Val di Tires

Vediamo ora le valli in dettaglio.

 La Val Venosta in Alto Adige va dal Passo Resia (al confine con l'Austria), dove nasce il fiume Adige e si trova il campanile sommerso nel Lago di Resia, fino a Merano, per una lunghezza di 90 km, passando per Malles, Glorenza, la città più piccola d'Italia, Silandro e Laces. È sormontata dal Gruppo dell'Ortles a sud-ovest e dalle Alpi Venoste a nord-est. L'Ortles (3.906 m s.l.m.) tra le valli di Solda e Trafoi (comune di Stelvio) è la montagna più alta del Trentino-Alto Adige.

La conformazione geologica, la posizione della valle e il clima di uno dei luoghi più tipici e inconfondibili dell’Alto Adige sono i fattori che da sempre hanno contribuito allo sviluppo di una ricca frutticoltura. La scarsa piovosità (coi suoi scarsi 500 mm di precipitazioni annue la val Venosta è l'area più povera di precipitazioni dell'intero arco alpino), la presenza costante del sole per oltre 300 giorni all’anno e le forti escursioni termiche che fanno piazza pulita di insetti e parassiti sono i fattori che, uniti all’altitudine, influiscono favorevolmente sul microclima della val Venosta. Grazie ai benefici effetti del microclima le mele maturano più lentamente ed intensivamente. La forte escursione termica tra il giorno e la notte fa sì che le mele si arricchiscano di zuccheri naturali ed abbiano una polpa soda e succosa, ciò che appunto caratterizza la mela val Venosta.

Questa zona viene denominata Burgraviato (è la zona attorno a Merano). Confina a ovest con la Val Venosta, a sud con la comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina, a nordest con l'Alta Valle Isarco e a sudest con la comunità comprensoriale Salto-Sciliar (sull'altipiano del Salto). Dopo Merano, il principale comune è Lana.


La Val d'Ultimo (alta val di Non) è lunga 40 km nella zona occidentale dell'Alto Adige, che inizia a Lana e finisce in cima alle montagne. Ha le caratteristiche delle tradizionali vallate tirolesi: antichi masi, prati verdi, boschi fitti e alte montagne. In particolare è contornata dalle cime del Gruppo dell'Ortles sud-orientale, una delle più alte della zona. La parte più alta della valle fa parte del Parco nazionale dello Stelvio

La Val Passiria si trova a nord della regione, tra le Alpi Venoste e le Alpi dello Stubai nel bel mezzo del Parco Naturale del Gruppo Tessa.





La valle viene attraversata dal torrente Passirio che confluisce poi nell'Adige. Ne fanno parte i comuni San Martino in Passiria, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, Rifiano, Caines, Tirolo e Scena. Il comune più esteso è Moso in Passiria, mentre quello più popoloso è San Leonardo in Passiria.





La Valle Isarco è una delle due valli principali dell'Alto Adige che si estende dalla sorgente del fiume Isarco al Brennero fino alla foce nell'Adige a Bolzano. Dal punto di vista orografico la valle separa le Alpi Retiche orientali (Alpi dello Stubai e Alpi Sarentine) dalle Alpi dei Tauri occidentali (Alpi della Zillertal) e dalle Dolomiti.


Per ragioni storico-culturali, la valle Isarco vera e propria è il settore a sud di Fortezza. La valle superiore del'Isarco si chiama Wipptal e costituisce un comprensorio a sé stante. La valle geografica si suddivide in tre comunità comprensoriali: Valle Isarco, Wipptal e Salto-Sciliar (Salten-Schlern). Il capoluogo del comprensorio Valle Isarco e centro maggiore della valle geografica è Bressanone.



La Valle Isarco, lunga complessivamente circa 80 km, è percorsa dall'omonimo fiume e comprende molte belle città oltre come detto a Bressanone: Chiusa e Ponte Gardena sono le principali. La Val Isarco vera e propria è il settore a sud di Fortezza che, con Vipiteno, è compresa nella valle, ma fa parte del comprensorio della Wipptal.




 
Wipptal (il nome significa "valle di Vipiteno") è una regione geografica italo-austriaca che va da Innsbruck a Fortezza. Il nome della parte italiana - che si ferma al passo del Brennero - è tradotto come Alta Valle Isarco. A cavallo dello spartiacque che segna la frontiera tra Italia e Austria, il versante settentrionale segue, come valle principale, il corso della Sill fino a Innsbruck, mentre quello italiano va dal passo del Brennero fino a Fortezza, venendo quindi a coprire l'alto corso del torrente Isarco e le valli ad esso confluenti. Le vallate occidentali confluiscono nelle Alpi dello Stubai mentre quelle orientali nelle Alpi della Zillertal. Il suo capoluogo e centro più importante è Vipiteno (Sterzing), che si trova al centro del comprensorio.

La città di Bolzano è situata in una conca nelle Alpi orientali e fa parte geograficamente e storicamente dell'Europa centrale, termine che riferito alla storia e alla cultura diventa Mitteleuropa. Dal punto di vista idrogeografico si trova nella parte meridionale delle Alpi. È il capoluogo di provincia più settentrionale d'Italia. Rispetto all'Alto Adige (Sudtirolo) la città è situata nell'area centro- meridionale.

Bolzano, capoluogo della provincia autonoma, è situata ad un'altitudine di soli 260 mt. e questo, insieme alla collocazione in fondovalle, la rendono una città dal clima continentale con estati molto calde. Bolzano è comodamente collegata da funivie ai monti che la circondano e che arrivano a circa 1000 mt. Da Bolzano verso la Val d'Isarco si può inoltre ammirare il vicino Catinaccio con i suoi 3000 mt di quota che fa parte delle Dolomiti. Da non perdere il Museo Archeologico dove si può vedere Otzi, l'uomo di 5000 anni, e il centro storico con i suoi portici addobbati a festa durante i mercatini di Natale, meta per chiunque voglia scovare regali particolari assaggiando le specialità della tradizione tirolese, come il famoso strudel di mele e i canederli (si veda nella pagina ricette).

Nella punta più a sud dell'Alto Adige c'è il Giardino del Sudtirolo, un territorio ricco di vigneti. Qui infatti passa la strada del vino.





Viene comunemente denominato Il Giardino del Sudtirolo in Alto Adige l'area territoriale compresa tra Appiano, San Paolo, Caldaro, Termeno ed Egna. Siamo nella zona a Sud di Bolzano, al confine con la Piana Rotaliana ed il Trentino. I luoghi conservano uno stile architettonico del tutto singolare, dove si contraddistigue la pietra, come elemento naturale di costruzione rispetto al legno che risentono delle influenze rinascimentali degli architetti veneziani e toscani ideatori dello Stile architettonico d'Oltradige. Siamo in un ambiente di grande pregio naturalistico, in una piana celebre per i suoi vigneti. L'area del Lago di Caldaro ospita più di 100 specie di uccelli migratori come gru, cormorani, cicogne, mentre nei biotopi di Castelfeder nei pressi di Montagna e Pera Longa nel Parco Naturale del Monte Corno crescono specie di piante amanti dell'umidità.

 Il Catinaccio Latemar si trova nel Parco Naturale dello Sciliar, tra la Valle di Tires, la Val d'Ega e la Val di Fassa.





Il Catinaccio domina, anche se distante una ventina di km, l'orizzonte orientale di Bolzano. Conosciuto anche come il giardino delle rose per via del caratteristico colore rosato che assume al tramonto, effetto causato dalla dolomia che ha creato leggende nel corso dei secoli, come quella del Re Laurino, un nano che qui si crede coltivasse il suo giardino di splendide rose.



 
Il Latemar è un gruppo montuoso dolomitico che si estende dal Trentino all'Alto Adige. Il gruppo si presenta principalmente di forma circolare. Si trova tra Predazzo, Moena, Forno, Passo Costalunga, Lago di Carezza, Obereggen, Passo Pampeago, Passo Feudo. È principalmente formato da picchi e cime di colore chiaro, comprende poche aree boschive (solo nelle piccole vallate adiacenti); è per lo più formato da roccia calcarea del Triassico Medio (Calcare del Latemar - Anisico Superiore / Ladinico Inferiore) e da dolomia.


 Zona dell'Alpe di Siusi





L'Alpe di Siusi con una media di quota di 1850 mt. è l'altopiano più esteso di tutta Europa, estendendosi per oltre 52 Km quadrati tra il Massiccio dello Sciliar, la Val Gardena e il Gruppo del Sassolungo. Qui c'è il parco Naturale Sciliar-Catinaccio, una vasta area naturale che ha come punto più alto il Monte Pez, a quota 2563 mt. I paesini che si affacciano sulle Dolomiti e sulla Valle sono Siusi allo Sciliar, Fiè allo Sciliar, Castelrotto e Alpe di Siusi.

La Val Gardena si trova nel cuore delle Dolomiti dell'Alto Adige ed è percorsa dall'omonimo rio Gardena lungo 25 km. La Vallata ad ovest si congiunge presso Ponte Gardena alla Valle Isarco, a est si giunge nella Val Badia attraversando il Passo Gardena a 2.120 metri oppure in Val di Fassa attraverso il Passo Sella a 2.240 metri. Verso sud si arriva all'Alpe di Siusi.


La Val Gardena è suddivisa in tre comuni: OrtiseiSanta Cristina Val Gardena e Selva di Val Gardena. La popolazione autoctona di questa valle è di madrelingua ladina (ca. 85-90% della popolazione). La valle è ufficialmente trilingue, e tutte le denominazioni sono riportate in ladino, tedesco ed italiano. Famoso è l'artigianato legato alla lavorazione del legno cembro.




 L'Alta Badia, si trova nelle Dolomiti ed è un importante comprensorio turistico estivo e degli sport invernali, facente parte del comprensorio Dolomiti Superski.





La Val Badia è una valle ladina trasversale alla Val Pusteria: inizia presso San Lorenzo di Sebato, dove la Val Badia si dirama dalla Val Pusteria e termina al passo Gardena, dove inizia la Val Gardena. La parte a monte della valle è l'Alta Badia che si trova a est dell'Alto Adige ed ha davvero molto da offire in tutte le stagioni. Chilometri di piste innevate durante l'inverno, piccoli e caratteristici paesini come Corvara, La Villa, Colfosco e mete per escursionisti e bikers d'estate. Come in Val Gardena anche qui la lingua parlata dopo l'italiano e il tedesco è la lingua ladina dolomitica, un insieme di dialetti di origine neolatina parlati nelle zone orientali dell'arco alpino.

In realtà la Val Pusteria è tutta la parte che manca nella mia precedente esposizione, non solo quella indicata qui a fianco. La parte italiana corrisponde amministrativamente al comprensorio della Val Pusteria, istituito nel 1969, con capoluogo Brunico. Ne fanno parte 26 comuni.



Nell'estate 2009 l’UNESCO ha inserito le Dolomiti nella lista dei più bei paesaggi del mondo. Adesso l’Alta Pusteria con le Tre Cime di Lavaredo, e i parchi naturali di Fanes-Senes-Braies e Dolomiti di Sesto sono state dichiarate Patrimonio Naturale UNESCO e riconosciute a ragione fra le montagne più belle della Terra. Sono stati i pregi estetici, la straordinaria bellezza, le particolarità geologiche e la ricchezza della flora a convincere la commissione dell’IUNC. La fiction di Rai1 Un passo dal cielo con Terence Hill è stata ambientata in Alta Pusteria.

Le maggiori valli laterali della Pusteria sono la Valle Aurina, Val Badia, Valle di Casies, Val di Sesto, Val di Landro, Valle di Anterselva, Valle di Marebbe, Val di Braies e la Valle di Villgraten. La Val Pusteria è conosciuta anche come la "Valle verde" per i suoi immensi prati a ridosso delle cime maestose delle Dolomiti. Innumerevoli le località caratteristiche: San Vigilio di Marebbe, Brunico, Valdaora, Tesino, Dobbiaco e San Candido.

Due sono le aree protette che si estendono nel territorio dell’Alta Pusteria: il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies ed il Parco Naturale Dolomiti di Sesto, caratterizzati da una particolare flora e fauna con stambecchi, prati di larici, marmotte, uccelli di preda, laghi di montagna, altipiani e rettili. Anche specchi d’acqua lacustri come il Lago di Braies ed il Lago di Dobbiaco si trovano in Alta Pusteria.

 
L'Alta Pusteria include Villabassa, Braies, San Candido, Dobbiaco e Sesto ed è la patria delle famose Tre Cime di Lavaredo, ai piedi delle quali nasce la Rienza, il fiume principale della Val Pusteria. Questa formazione rocciosa particolare ed importante anche dal punto di vista storico, appartiene alle Dolomiti di Sesto, che insieme alle Dolomiti di Braies conferisce alla valle il suo carattere indelebile.

Il paese di San Candido (1.170 m) vanta una posizione particolarmente privilegiata all'interno del Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto. Il pittoresco centro storico è circondato da imponenti vette alpine e bizzarre formazioni rocciose che racchiudono numerosi laghi palustri.

La Bassa Pusteria include il territorio da Rio di Pusteria all’imbocco della valle fino a Chienes, come anche il soleggiato altopiano di Terento. Il fiume che attraversa la valle è la Rienza, nasce alle falde delle Tre Cime di Lavaredo e sfocia nel fiume Isarco a Bressanone. La Bassa Pusteria comprende le località Rio di Pusteria, Maranza, Valles, Vandoies, la Val di Fundres, S. Sigismondo, Chienes come anche i paesi nei dintorni di Terento situati su un soleggiato altopiano. 

 
La Val di Tures si estende da Brunico fino a Campo Tures, da qui la Valle prende il nome di Valle Aurina. E' in questa zona che risiede uno dei numerosi parchi del Trentino Alto Adige, il Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina con i suoi ghiacciai, le cascate e la ricca flora e fauna nel cuore delle Dolomiti.


La vetta più alta della valle è il Picco dei Tre Signori ((3.499 m), famosi sono però anche altri tremila come la Cima di Campo ed il Sasso Nero nelle Alpi dello Zillertal, catena montuosa che si estende a nord.






La Valle Aurina si estende il Parco Naturale Vedrette di Ries, che confina con il Parco Nazionale Alti Tauri e le Alpi dello Zillertal. Comprende una superficie di 32 ettari e deve il suo nome all’omonimo gruppo montuoso con le sue cime maestose.





Se dopo questa mia fatica immane qualcuno sarà interessato a visitare i posti del mio cuore lasci per me un pensiero in Alto Adige, dove sono nata, e in Trentino, dove ho vissuto. Si veda in  proposito la mia pagina Trentino Alto Adige.



3 commenti:

  1. L'Alto Adige, con la val Pusteria con Braies, San Candido ,San Vigilio di Marebbe,, la val di Tures e la valle Aurina, la valle dell'Isarco, Brunico, Bressanone, Bolzano, Merano, la al Senale, sono i miei " luoghi dell'anima"

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  2. val badia è il sogno della pace dei colori e delle tradizioni. per me..val badia forever.....

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  3. io abito vicino Roma, ma una volta all'anno, in estate, vengo volentieri in questa magnifica regione a ritemprare il fisico e lo spirito, perdendomi in questi paesaggi spettacolari, che tolgono il respiro a causa della loro bellezza e magnificenza. Ogni anno, cambio valle, per poter vedere e conoscere più posti possibili. Mi piace il mare, ma mi piace anche tanto la montagna e soprattutto le montagne, le valli, i boschi, la natura dell'Alto Adige...e perchè no, anche le persone altoatesine!!!

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