Non vado al cinema da tempo immemorabile, non guardo la televisione se non per due o tre telefilm che mi piacciono, ma questo, che ho visto da giovane tante volte, rimane comunque tra i miei preferiti.
Un altro film visto da giovane, che occupa un gran posto nel mio cuore.
I magnifici sette
Uno spasso indimenticabile.
La carovana dell'alleluia
In casa nostra un cult, visto e rivisto dalla figlia.
Indipendence day
Simpatico, ottimamente recitato, spassoso ma con una punta di tristezza, anche se nascosta.
Spassoso e ottimamente interpretato.
Il vizietto
Alcuni personaggi indimenticabili
Cesco Baseggio.
Inizia giovanissimo la carriera teatrale, riuscendo ben presto ad
imporsi come uno dei migliori attori di prosa, particolarmente adatto a
interpretare le commedie di Carlo Goldoni. Negli anni Sessanta le sue
doti di immediata simpatia spiccarono in modo indimenticabile
nell'edizione televisiva di alcune delle più celebri opere goldoniane,
di carattere e di ambiente, come Sior Todero brontolon, Le Baruffe
chiozzotte, I rusteghi, Il campiello, La bottega del caffè e molte
altre.
Gilberto Govi.
Dotato di grande talento artistico, Govi usava disegnare grottesche
autocaricature che delineavano compiutamente ogni ruga e riproducevano
su carta il suo viso in ogni sua parte; riuscì a sviluppare in tal modo
un sistema originale per creare personaggi nuovi per le sue
interpretazioni.
Stan Laurel, lo Stanlio del duo comico Stanlio &
Ollio (Laurel & Hardy) viene considerato uno dei più grandi attori
comici di tutti i tempi; agilissimo nella sua fisicità e geniale
nell'invenzione comica, ha innovato profondamente il modo di recitare la
comicità per le sue capacità di rendere ricco di
particolari intriganti un individuo "apparentemente stupido".
Pur ripetendosi nelle gestualità non si è reso mai monotono, ma sempre spontaneo e genuino.
I suoi giochi di parole molto spesso erano frasi semplici, ma venivano espresse con variopinte e bizzarre combinazioni.
I suoi giochi di parole molto spesso erano frasi semplici, ma venivano espresse con variopinte e bizzarre combinazioni.
Il talento comico di Oliver Hardy era caratterizzato
dal "camera-look": un espediente cinematografico consistente nel
rivolgersi direttamente agli spettatori per ricercarne la complicità,
guardando direttamente nella cinepresa. Questo meccanismo filmico,
gradito dal pubblico che si sentiva così coinvolto nel racconto
cinematografico, divenne il punto di forza dell'attore americano nelle
pellicole con Stan Laurel.
Hardy è stato un innovatore soprattutto per quanto concerne la
gestualità, fatta di movenze buffe, ma al contempo eleganti ed agili,
nonostante la sua non indifferente mole fisica.
L'attore ha spesso cantato anche in alcuni film del duo, dimostrando un grande talento vocale blues. In Italia era doppiato da Alberto Sordi.
L'attore ha spesso cantato anche in alcuni film del duo, dimostrando un grande talento vocale blues. In Italia era doppiato da Alberto Sordi.
Fernandel, nome d'arte di Fernand-Joseph-Désiré Contandin, è stato un comico. attore, cantante e regista francese. Il nome d'arte deriva dalla famiglia Manse; pare infatti che la suocera dell'allora Fernand Contandin abbia esclamato, il giorno delle nozze della figlia: Vé! Voilà le Fernand d'Elle! ("Toh! Eccolo qua Fernand, [lo sposo] di lei!").
Nel 1951, grazie a Julien Duvivier e al primo della serie di film incentrati sulla figura di Don Camillo, nato dalla penna di Giovannino Guareschi, Fernandel veste il ruolo di un sacerdote italiano di provincia, irascibile e sempre in lotta con il sindaco comunista, Peppone, interpretato da Gino Cervi. Dal 1951 al 1965 Fernandel ricopre il ruolo di Don Camillo nei complessivi 5 film della serie:
Don Camillo, 1952;
Il ritorno di Don Camillo, 1953;
Don Camillo e l'Onorevole Peppone, 1955;
Don Camillo monsignore... ma non troppo, 1961;
Il compagno Don Camillo, 1965.
Gino Cervi, nome d'arte di Luigi Cervi, è stato un attore italiano.
Dotato di grande presenza scenica e di una notevole incisività recitativa, è stato uno dei più prolifici e versatili interpreti nella storia dello spettacolo italiano, spaziando dal teatro serio a quello brillante, dal cinema, alla radio e alla televisione.
Negli anni cinquanta arriva per Gino Cervi uno straordinario successo con l'interpretazione della serie di film dedicata al personaggio letterario di Giovanni Guareschi, il sanguigno parroco emiliano Don Camillo. Cervi veste i panni del bonario ma al contempo collerico sindaco comunista Peppone, in perenne lotta col prete del paese, l'altrettanto collerico Don Camillo.
Walter Matthau
Il suo volto dai lineamenti marcati e rudi ha influenzato l'inizio
della sua carriera, relegandolo per tutti gli anni cinquanta e la prima
metà dei sessanta in ruoli minori da caratterista. L'espressione
sorniona, la tendenza brontolona (utilissima nelle commedie sofisticate
di fine anni 60 che avrebbe interpretato), la mimica capace di alternare
maschere impenetrabili ad altre tipicamente umoristiche, indicano
chiaramente uno spessore artistico che avrebbe permesso a Matthau di
svariare recitativamente dalle commedie ai film d'azione.
A 46 anni raggiunge la fama internazionale grazie all'intuito di Billy
Wilder che accoppia il "burbero" Walter Matthau all' "angelico" Jack
Lemmon nella commedia Non per soldi... ma per denaro (Oscar 1966). La coppia Lemmon-Matthau decolla con film campioni d'incassi.
Assieme a Walter Matthau forma per anni un proficuo sodalizio artistico, iniziato con Non per soldi... ma per denaro (1966) e proseguito con diverse pellicole, delle quali forse la più rappresentativa ed emblematica è La strana coppia (1968), che avrà trent'anni dopo un seguito in La strana coppia 2, rimasto il loro ultimo film.
Dean Martin, pseudonimo di Dino Paul Crocetti, fu un
cantante e attore statunitense.
Nato nello stato dell'Ohio da una famiglia italo-americana originaria di Montesilvano, in Abruzzo, prese lo pseudonimo dal cognome del tenore Nino Martini. Lasciò la scuola a sedici anni e fece diversi lavori, compreso il pugile e il benzinaio fino a quando, con il nome d'arte di Dean Martin, riuscì ad imporsi come cantante nei locali di New York.
Nato nello stato dell'Ohio da una famiglia italo-americana originaria di Montesilvano, in Abruzzo, prese lo pseudonimo dal cognome del tenore Nino Martini. Lasciò la scuola a sedici anni e fece diversi lavori, compreso il pugile e il benzinaio fino a quando, con il nome d'arte di Dean Martin, riuscì ad imporsi come cantante nei locali di New York.
Negli anni cinquanta Dean Martin raggiunse il successo internazionale anche come cantante. Nel 1954 venne pubblicata That's Amore,
una delle sue canzoni più amate, scritta dall'amico e collega
italo-americano Harry Warren. Il brano è anche una dichiarazione
d'affetto per Napoli e per le sue tradizioni come la pizza e la
tarantella. Successivamente Dean Martin incise anche alcuni pezzi in
italiano, come Innamorata, In Napoli, Simpatico e la celeberrima Nel blu dipinto di blu.
Il 25 luglio 1946 Dean Martin si esibì per la prima volta in coppia con Jerry Lewis
al "Club 500" di Atlantic City. I due artisti diedero vita ad un duo
comico di successo, che durò per una decina d'anni. Insieme realizzarono
sedici film, da La mia amica Irma (1949) fino a Hollywood o morte! (1956). Debuttarono in televisione nel 1950 nel varietà The Colgate Comedy Hour,
di cui furono successivamente anche conduttori. I due formarono una
coppia comica perfettamente bilanciata, nella quale il fascino e la
sicurezza di Martin si contrapponevano ai tic e alle maniere impacciate e
scoordinate di Lewis. A causa di crescenti contrasti personali, il
sodalizio artistico si ruppe il 24 luglio 1956.
Jerry Lewis, pseudonimo di Joseph Levitch, è un attore, comico e regista statunitense, uno dei
cosiddetti "mostri sacri" del mondo dello spettacolo americano, ma
celebre anche nel resto del mondo, considerato il comico per eccellenza
del cinema statunitense del dopoguerra.
In anni recenti Jerry Lewis si è sottoposto a numerosi interventi al
cuore, con l'impianto di quattro by-pass, e nel 1992 gli è stato
asportato un cancro alla prostata. Soffre di diabete e fibrosi
polmonare.
Nonostante i gravi problemi di salute, è ancora attivo sul palcoscenico
(live show a Las Vegas e diversi seminari sul buonumore) e nella
produzione cinematografica (è produttore esecutivo nei remake dei suoi
storici film).
Finisco in bellezza con Stephen Glenn "Steve" Martin un attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. È al 6º posto della classifica dei 100 migliori comici di tutti i tempi di Comedy Central.
Assolutamente imperdibile uno dei suoi tanti film, Ho sposato un fantasma.
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