martedì 8 novembre 2016

I mercatini di Natale

In Alto Adige il periodo dell'Avvento ha un'importanza sconosciuta nel resto dell'Italia, nel quale vengono, tra l'altro, organizzati i diffusi e popolari mercatini di natale (in tedesco Christkindl, Weihnachts o Adventsmärkte) e nel quale la gente si prepara alla venuta di Cristo con la preparazione di dolci e biscotti tipici natalizi, dell'albero (Weihnachts o Christbaum), del presepe (Krippe) e delle decorazioni.

 
Il 6 dicembre viene festeggiato in tutta la provincia e da tutti i gruppi linguistici l'arrivo del Nikolaus (in italiano anche San Nicolò) accompagnato dai terribili Krampus, che porta piccoli doni e dolci (cioccolata, mandarini e frutta secca, bonbon, Pfeffer o Lebkuchen) spesso nel caratteristico sacchettino rosso. 



Ogni domenica d'Avvento vige l'usanza di accendere una candela sulla tipica corona dell'Avvento (Adventskranz),







 
mentre ogni giorno i bambini attendono l'arrivo del Natale aprendo una casellina del calendario dell'Avvento (Adventskalender) che parte dall'1 arrivando al 24. 






La sera della vigilia di Natale (Heiligabend), è il momento in cui ci si scambia i doni e per i bambini arriva o il Christkind (anche in italiano Gesù Bambino) o Babbo Natale (quest'ultimo è molto più diffuso tra i bambini di madrelingua italiana e porta i regali talvolta nella notte tra il 24 e il 25 dicembre; spesso i bambini mistilingui ricevono i doni dal Christkind il 24 e Babbo Natale il 25). Per tutti vale la messa di mezzanotte del 24 dicembre.
 
La festa non si conclude con il Natale, ma si attende l'arrivo dei Re Magi (Heilige Drei Könige) con i bambini travestiti da magi che vanno di casa in casa ad annunciare la nascita di Cristo chiedendo una piccola offerta, mentre in cambio vengono offerti spesso dei dolci. In Alto Adige la figura della Befana, diffusa nelle regioni meridionali confinanti, è al più sconosciuta. 


 
Le origini del Christkindlmarkt in Germania risalgono al XIV secolo con i cosiddetti Mercatini di San Nicola, meglio conosciuto come Santa Klaus, dove si aveva la possibilità di acquistare gli addobbi natalizi. Oggi sono il luogo per trovare il regalo più bello e singolare. I "Mercatini di Natale" dell'Alto Adige vi aspettano con le più belle idee regalo, il sapore dei prodotti tipici e il fascino della prima neve. I Mercatini di Natale sono espressione di una tipica tradizione mitteleuropea che rivive in Alto Adige per portare nelle nostre case il calore del Natale attraverso tante piccole, semplici, ma raffinate idee regalo. 




San Nicola di Bari, noto anche come san Nicola di Myra, san Nicola Magno e san Niccolò o san Nicolò (Patara di Licia, 270 circa – Myra, 6 dicembre 343), fu vescovo di Myra in Licia (oggi Demre, nella parte anatolica della Turchia); è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane. È famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus (o Klaus), conosciuto in Italia come Babbo Natale.

 
San Nicola è protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.
Nella provincia di Trieste, nella parte nord-orientale della zona di Tarvisio Carnia, in provincia di Belluno, nella parte nord-orientale del Trentino (il Primiero e la Val di Fiemme e la Val di Fassa) e in tutto l'Alto Adige è una festa molto radicata nella tradizione, come in tutte le terre dell'ex Impero austro-ungarico. I bambini scrivono una letterina a san Nicolò, la lasciano sul tavolo della cucina e la mattina dopo trovano mandarini, biscotti, cioccolato, mandorlato e doni; però per i  bricconcelli si mette anche un pezzettino di carbone, che adesso è fatto di zucchero. 

Nelle zone di lingua tedesca i Krampus sono dei diavoli travestiti, che accompagnano San Nicolò nella sfilata lungo le strade del paese, solitamente la sera del 5 dicembre. La festa, che si svolge principalmente nell'arco alpino, ha come culmine infatti una sfilata per le vie del paese secondo questo ordine: in primis sfila lo stesso San Nicolò, a piedi o su di un carro, accompagnato dagli angeli e dal suo servo Davide, distribuendo dolci e caramelle ai paesani. A seguire, una masnada di diavoli inferociti, armati di fruste e catene: i krampus.

In Italia questa festa è maggiormente diffusa in Alto Adige, ma viene celebrata anche in altre zone dell’Italia settentrionale.
I Krampus sono uomini-caproni scatenati e molto inquietanti che si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini "cattivi". Le loro facce sono coperte da maschere diaboliche e paurose; i loro abiti sono laceri, sporchi e consunti. I Krampus provocano rumori ottenuti da campanacci o corni, che li accompagnano nel tragitto. L'origine di questa usanza, mantenuta con fiero orgoglio in molti comuni dell'Alto Adige, si perde nella notte dei tempi. Una delle poche cose di cui si è a conoscenza è che questa manifestazione è legata al solstizio invernale.

A Bressanone, il 5 dicembre di ogni anno, al calar delle tenebre irrompono per le vie del paese i Krampus insieme a S. Nicola e agli angeli. (Io me li ricordo ancora). I diavoli rincorrono chiunque si trovi sulla loro via, menando sferzate dolorose con fruste improvvisate e pittando di carbone e grasso il volto dei catturati. Divertente e coinvolgente, vede la partecipazione di molto pubblico anche perché si svolge in concomitanza con i mercatini natalizi. (Vedi anche la mia pagina Krampus) 


Per finire, alcuni tipici mercatini di Natale in Trentino - Alto Adige

Con l’avvento inizia a Bressanone un periodo speciale. Le luci natalizie immergono la città medioevale in un’atmosfera di gioia e d’attesa per il periodo più bello dell’anno. Al mercatino di Natale di Bressanone, nel cuore della città, gli espositori aprono giornalmente i loro stand offrendo artigianato tipico: presepi, sculture in legno, ceramiche fatte a mano, candele, sfere e angioletti in vetro, ma anche specialità gastronomiche dell`Alto Adige.

Il Mercatino di Natale a Merano, con i suoi 80 espositori, offre una grande varietà di idee per regali natalizi: addobbi e oggetti in ceramica e in vetro, tessuti tradizionali, statue in legno e pantofole in feltro, giocattoli e pasticceria tipica. Merano e il suo centro storico, vestito a festa per l’occasione, saprà affascinare chiunque. Nelle strade e nei vicoli del centro, splendenti nelle loro decorazioni natalizie, le vetrine sottolineano la solennità della festa.

Dal 26 novembre al 23 dicembre piazza Walther a Bolzano ospita le caratteristiche casette in legno del "Christkindlmarkt"; 80 espositori propongono tipici addobbi in vetro, legno e ceramica, tante idee regalo all'insegna della più genuina tradizione artigianale, nonché specialità gastronomiche e deliziosi dolci natalizi come il famoso "Zelten" di Bolzano. Un'atmosfera particolarmente suggestiva regna nel "Bosco Incantato" di Palais Campofranco a pochi passi dal Mercatino.

Città tipicamente mitteleuropea, punto d’incontro delle culture italiana e tedesca, Trento viene spesso definita come “la prima città italiana dopo il Brennero”. Proprio per questo motivo ha assorbito nei secoli tradizioni di entrambe le culture, la più importante e conosciuta delle quali è sicuramente il “Christkindlmarkt”, le cui origini in Germania risalgono addirittura al secolo XIV con i cosiddetti "Mercatini di San Nicola".



I bambini trentini, soprattutto nelle valli limitrofe alla città di Trento, solevano infatti festeggiare anche San Nicola, oltre a Gesù Bambino e Santa Lucia. Le prime edizioni del "Mercatino di Natale" di Trento, quindi, iniziavano proprio il 6 dicembre e negli anni hanno acquistato sempre maggior importanza e significato, diventando il luogo dove trovare i regali più belli e singolari, di qualità artigianale, per tutta la famiglia.




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